“Ho visitato senza preavviso gli ospedali di Avola e Noto: molti servizi esistono solo sulla carta. I medici e gli infermieri sono encomiabili, ma lasciati soli.”
L’onorevole Davide Faraone ha inviato una nota al Presidente della Regione Renato Schifani, all’Assessore alla Sanità Daniela Faraoni e al Direttore generale dell’Asp di Siracusa Alessandro Caltagirone, per chiedere un intervento urgente sulla rete ospedaliera provinciale, con particolare riferimento ai presìdi di Avola e Noto e all’utilizzo dei fondi PNRR.
“Non è una battaglia di campanile – afferma Faraone – ma di giustizia sanitaria. Il comprensorio sud di Siracusa, con oltre 60mila abitanti, può restare senza reparti essenziali pienamente funzionanti.”
Dai dati ufficiali del Ministero della Salute emerge che il complesso Avola–Noto perde posti letto complessivi rispetto al D.A. 22/2019, mentre i posti post-acuti non risultano attivi. Una riduzione che, secondo Faraone, rappresenta “un arretramento rispetto agli obiettivi di riequilibrio territoriale del PNRR”.
“Nei giorni scorsi – racconta Faraone – ho visitato senza preavviso gli ospedali di Avola e Noto. Quello che ho visto non coincide con quanto scritto nelle tabelle ministeriali: molti servizi che risultano attivi sulla carta, nella realtà non esistono o funzionano solo parzialmente. I medici e gli infermieri lavorano con straordinaria dedizione, ma senza strumenti e senza personale adeguato. Stanno tenendo in piedi un sistema che la politica sta lasciando cadere.”
Tra le principali criticità segnalate: l’Ortopedia non risulta operativa al “Di Maria” di Avola e manca un atto formale che ne confermi il rientro al “Trigona” di Noto; il Pronto soccorso di Noto è ancora attivo solo 12 ore al giorno; i posti letto di riabilitazione e lungodegenza sono solo parzialmente utilizzabili.
“Serve un piano serio e trasparente – aggiunge Faraone – che tenga conto della salute dei pazienti e non delle clientele dei politici. Ogni decisione sulla rete ospedaliera deve essere guidata da criteri sanitari, non da logiche di potere o spartizioni di territorio.”
Faraone propone sette misure concrete, tra cui il ripristino dell’Ortopedia a Noto, l’apertura H24 del pronto soccorso, l’attivazione completa dei posti letto post-acuti, la creazione di un modulo di ortogeriatria e una verifica ufficiale della rete Avola–Noto per garantire trasparenza e uniformità di servizi.
“Il governo regionale e la direzione dell’Asp – conclude Faraone – devono agire subito per ristabilire un equilibrio sanitario. La somma delle dotazioni di Avola e Noto non deve ridursi, ma assicurare pari diritti e pari salute a tutti i cittadini della provincia.”


