22,6 MILIARDI DI EURO. Sono i Fondi per lo Sviluppo e la Coesione che L’EUROPA HA DESTINATO ALL’UNGHERIA per il periodo 2021-2027. Sono quei fondi che servono per attuare politiche di sviluppo e rimuovere gli squilibri economici tra le parti più avanzate e quelle più arretrate dell’Unione.
Per fare un utile confronto, l’Italia, che ha una popolazione SEI volte superiore all’Ungheria, ha ricevuto 42,7 MILIARDI, di cui circa 30 destinati al mezzogiorno (6,8 alla Sicilia, purtroppo un terzo di queste somme è bloccato per il Ponte sullo Stretto e per i termovalorizzatori, ma questo è un altro discorso…).
Basta soltanto questo dato per dimostrare quando ASSURDA ED INGENEROSA sia l’affermazione del presidente dell’Ungheria Orban sulla INUTILITA’ DELL’EUROPA. Se davvero la pensa così, RINUNCI A QUESTI MILIARDI ED ESCA DALLA UE.
Se invece l’accusa è relativa al pochissimo peso politico che l’Europa ha dimostrato nella gestione dei conflitti, da Gaza all’Ucraina, beh, il problema è causato dal fatto che lo Statuto della UE prevede che le decisioni di politica estera debbano essere prese all’unanimità: basta il voto contrario di un membro (quasi sempre proprio l’Ungheria filorussa) per causare la paralisi! TOGLIAMO L’UNANIMITA’, DECIDIAMO A MAGGIORANZA, ANCHE QUALIFICATA.
Altrimenti, Orban continuerà a prendere un mare di miliardi, bloccare la politica estera europea e avere il coraggio di giudicare l’Europa inutile! E noi europei, per usare un eufemismo, restiamo gabbati e contenti!
Per non parlare delle reazioni dei nostri governanti DI DESTRA: dalla emozionata Meloni, felice “dell’affinità valoriale” con Orban, all’imbarazzato Tajani, che timidamente ammette di avere idee diverse, all’esultante Salvini (sempre il peggiore) che lancia un’alleanza con Orban per boicottare l’Ucraina. Dio li fa e purtroppo li accoppia!
Per fortuna l’Ungheria (e l’Europa) potrebbero liberarsi di Orban già nella primavera del prossimo anno. Noi dobbiamo aspettare il 2027…
Ingegnere, professore universitario, già rettore dell'Università di Palermo, nonno. E' stato candidato alla carica di governatore della Regione siciliana nel 2017 con la coalizione di centrosinistra.
