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BENEFICENZE PUBBLICHE E PRIVATE. ORA SI DIA CONTO DEI “CONTI”.

Cos’è la beneficenza? È un’azione di aiuto concreto, di solito materiale, verso chi si trova in difficoltà, un atto unilaterale di chi dona. Un concetto simile, correlato, a quello di solidarietà, che invece è un sentimento di appartenenza e di sostegno reciproco tra le persone, con un impegno più ampio e duraturo.

La beneficenza, quindi, è una donazione disinteressata, per questo di solito silenziosa ed anonima, fatta a valere sulle proprie risorse. A volte, per raggiungere obiettivi particolarmente importanti, può essere fatta in collaborazione con altri, od organizzando eventi proprio a questo scopo.

Fatta questa premessa, è veramente singolare osservare cosa sia diventata la beneficenza alle nostre latitudini.

Prendiamo il caso degli eventi natalizi, peraltro di modesto successo, organizzati dalla Fondazione Dragotto negli anni 2023 e 2024 avvalendosi di cospicui finanziamenti pubblici erogati per volontà del presidente dell’ARS, Galvagno. 

Senza naturalmente entrare nel merito delle indagini appena concluse e, tantomeno, delle decisioni della magistratura, appare certamente singolare che una Fondazione che ha come scopo “iniziative di utilità sociale, divulgando la cultura e l’etica d’impresa nell’ideale prosecuzione dei valori perseguiti dal fondatore”, metta in atto la propria “beneficenza” a valere su risorse pubbliche. 

Beneficenza con i soldi pubblici, senza trasparenza, ma con il massimo rientro di immagine per chi organizza. 

Ci sembra che condizioni assolutamente analoghe rischino di verificarsi per un altro evento, di dimensioni nettamente più rilevanti. Ci riferiamo al concerto “Gigi & Friends”, con Gigi D’Alessio, organizzato lo scorso mese di giugno allo stadio Barbera con l’obiettivo di realizzare un nuovo polo pediatrico per la cura delle malattie rare.

Il concerto, anche in questo caso organizzato dalla Fondazione Dragotto, è salito agli onori della cronaca, ancor di più che per i meriti del cantante e dei suoi ospiti, soprattutto per aver causato una furiosa polemica tra il presidente della Regione, Schifani, ed il patron della Fondazione, Tommaso Dragotto; quest’ultimo reo agli occhi del governatore di essersi preso, da par suo, tutti i meriti ed i clamori mediatici, nonostante la Regione avesse contribuito sia mettendo a disposizione gli spazi per l’ospedale, ma anche con un finanziamento di 500.000 euro per l’acquisto di attrezzature e macchinari.

Al di là delle baruffe tra primedonne, che in un evento benefico non dovrebbero avere certamente spazio, quello che più ci interessa è la cifra raccolta: più di 3 milioni di euro, secondo la stampa, frutto della vendita dei biglietti acquistati dai 40.000 spettatori nelle due serate, ma anche delle rimesse degli sponsor e delle donazioni dirette durante la messa in onda del concerto su Canale 5.

Noi crediamo che debba essere assicurata la massima trasparenza ed evidenza pubblica nella gestione del ricavato. 

Quali sono state le spese dimostrate e tracciabili per l’organizzazione? 

Qual è il ricavo netto dell’iniziativa? 

Con i fondi raccolti, anche con il contributo della Regione, è possibile coprire tutti i costi per la realizzazione dell’opera?

In una operazione così importante, la trasparenza e l’evidenza pubblica sono necessarie.

Chi fa beneficenza – in particolare quando riceve fondi pubblici e privati a supporto dell’iniziativa che ha lanciato – ha un gigantesco dovere morale di trasparenza

Non ci interessano le stucchevoli polemiche con Schifani. Sia Dragotto che Schifani non sono certamente tipi da beneficenza silenziosa.

Ma ci interessa, anzi pretendiamo, che sia reso pubblico un bilancio certificato e tracciabile dell’iniziativa. E, insieme, ci interessa che sia prodotto un credibile cronoprogramma per comprendere i tempi di realizzazione. 

Per il rispetto dei bambini che aspettano una vera speranza.

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Ingegnere, professore universitario, già rettore dell'Università di Palermo, nonno. E' stato candidato alla carica di governatore della Regione siciliana nel 2017 con la coalizione di centrosinistra.

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