back to top
HomePolitica RegionaleIACOLINO AL DASOE: NOMINA ILLEGITTIMA E DANNOSA. IL NOSTRO ESPOSTO.

IACOLINO AL DASOE: NOMINA ILLEGITTIMA E DANNOSA. IL NOSTRO ESPOSTO.

SANITA’ SICILIANA, ON. FARAONE PRESENTA ESPOSTO AD ANAC E CORTE DEI CONTI: “NOMINA DI IACOLINO ILLEGITTIMA E DANNOSA, ATTO CONTRO LA LEGGE E LA BUONA AMMINISTRAZIONE”

Palermo, 10 ottobre 2025 – L’Onorevole Davide Faraone ha depositato un esposto-denuncia all’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) e alla Procura Regionale della Corte dei Conti per la Regione Siciliana, contestando la legittimità della nomina del dott. Salvatore Iacolino a Dirigente Generale del Dipartimento Pianificazione Strategica dell’Assessorato regionale alla Salute.

L’atto, dettagliato e corredato di numerosi allegati, solleva pesanti censure sulla procedura seguita, sulla motivazione addotta e sulla gestione pregressa del Dipartimento da parte dello stesso dirigente, delineando un quadro di presunte violazioni di legge, eccesso di potere e un concreto rischio di danno erariale per le casse della Regione Siciliana.

“Non muovo questa denuncia per interesse personale, ma per un profondo senso di responsabilità verso il bene comune,”ha dichiarato l’On. Faraone. “Il diritto alla salute è un pilastro della nostra società e il silenzio di fronte a comportamenti potenzialmente illeciti alimenta l’impunità e indebolisce la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. È mio dovere di parlamentare far luce su atti che ritengo si ripercuotano negativamente sulla sanità siciliana”

Il cuore della denuncia si concentra sulla violazione di molteplici norme, a partire dalla violazione del comma 6 dell’art. 19 del D.Lgs. 165/2001 per mancanza di idonea ricognizione nell’ambito dei dirigenti di ruolo dell’amministrazione regionale e per violazione del comma 6 dell’art. 19 del D.Lgs. 165/2001 per mancato rispetto del limite temporale di durata massima dell’incarico apicale con riferimento ai commi 3 e 4 oltre alla violazione e/o falsa applicazione dell’art. 9, comma 8, della Legge Regionale n. 10/2000.

Secondo l’esposto, la legge impone di ricercare prioritariamente le professionalità necessarie all’interno dei ruoli dirigenziali dell’amministrazione e solo in caso di assenza comprovata di figure idonee, si può procedere con una nomina esterna, fornendo una motivazione rafforzato.

Nel caso specifico, l’amministrazione regionale avrebbe ignorato la presenza di almeno tre dirigenti interni con vasta e comprovata esperienza, che avevano presentato regolare istanza: l’Ing. Mario La Rocca e l’Ing. Salvatore Giglione, entrambi già Dirigenti Generali dello stesso Dipartimento, e l’Avv. Giuseppe Sgroi, con amplissima esperienza dirigenziale presso l’Assessorato 

“La legge è chiara e persegue finalità di economicità, efficienza e valorizzazione del personale interno,” commenta Faraone. “Invece di seguire questo percorso obbligato, si è preferita una scorciatoia, ricorrendo a una nomina esterna senza una valida giustificazione e in palese contrasto con le norme. La procedura seguita, che ha mischiato la ricerca interna con quella esterna, appare un artificio per giustificare una scelta già presa, eludendo i principi di trasparenza e imparzialità”.

L’esposto sottolinea come la Deliberazione n. 122 del 24/04/2025 abbia disposto un interpello “contemporaneo” per dirigenti interni ed esterni, con violazione della natura sequenziale e prioritaria della ricerca interna imposta dalla legge.

Viene inoltre contestata la violazione del limite di durata dell’incarico. L’art. 19, comma 6, del D.Lgs. 165/2001 stabilisce un limite massimo di tre anni per gli incarichi dirigenziali di vertice conferiti a soggetti esterni. 

Il dott. Iacolino, già in carica per due anni e cinque mesi, con la nuova nomina andrebbe a ricoprire il medesimo ruolo senza soluzione di continuità per un periodo complessivamente superiore al limite triennale. Secondo l’esposto, il frazionamento dell’incarico su due bandi rappresenta una “evidente elusione del limite temporale” previsto dalla normativa statale.

L’esposto contesta radicalmente anche la motivazione addotta per la nomina, basata sulla necessità di garantire la continuità nella gestione dei fondi del PNRR. Tale giustificazione viene definita pretestuosa, in quanto la stessa Regione Siciliana ha istituito una governance specifica per il PNRR – Missione 6 Salute, individuando nominativamente nell’Ing. Massimiliano Maisano il “Referente unico della Regione” con compiti di regia, coordinamento e monitoraggio.

 La motivazione della delibera, quindi, attribuirebbe al Dirigente Generale un’indispensabilità operativa che gli atti formali della Regione assegnano ad un’altra figura, integrando un vizio di “eccesso di potere per travisamento dei presupposti e difetto di istruttoria”.

Un altro grave profilo di illegittimità riguarda l’esclusione dell’Ing. Mario La Rocca, basata su una presunta incompatibilità per conflitto di interessi.

L’esposto evidenzia come tale valutazione sia giuridicamente erronea. Il potenziale conflitto, derivante dalla partecipazione al CdA di un centro dialisi, non era “strutturale” ma gestibile con il rimedio ordinario dell’astensione, già utilizzato in passato dallo stesso dirigente. Inoltre, l’amministrazione avrebbe ignorato una precedente valutazione della magistratura che aveva escluso un conflitto penalmente rilevante per gli atti di carattere generale. L’esclusione a priori, anziché ricorrere all’astensione, configura un “eccesso di potere” e una violazione dei principi di proporzionalità e ragionevolezza.

Nell’esposto si denuncia che la prima nomina del dott. Iacolino, secondo una procedura anch’essa illegittima, per avere individuato all’esterno il Dirigente Generale della Pianificazione Strategica in presenza di professionalità interne idonee a ricoprire l’incarico, si ritiene possa avere già determinato un danno erariale quantificabile a tutto ottobre 2025 in €. 439.381,52 e con la delibera di nomina del dott. Iacolino del 3 ottobre 2025 si va incontro al perpetuarsi del danno, se l’atto di nomina non dovesse essere in qualche modo caducato.

L’esposto elenca una serie di episodi di presunta “malpractice amministrativa” riconducibili alla gestione del dott. Iacolino, presentati come prova della sua inidoneità a ricoprire un ruolo così strategico e fonte di danno erariale.

Tra le criticità evidenziate figurano la presunta Falsità del Bilancio 2023, la Revoca Tardiva del Bando RSA cui ha dovuto provvedere appena insediata l’Assessore Faraoni, l’Assegnazione Discrezionale ed illegittima di Posti Letto di riabilitazione a Siracusa e l’Illegittima Assegnazione di Posti Letto di CTA a Messina, quest’ultima avvenuta sulla base di un “mero criterio cronologico” anziché tramite una procedura competitiva e comparativa, a riprova di una gestione non trasparente e non meritocratica delle risorse pubbliche.

“La mia denuncia non si ferma alla forma, ma entra nel merito della sostanza,” precisa l’On. Faraone. “Gli episodi che abbiamo documentato, dalla presunta alterazione dei conti pubblici alla gestione di bandi e contenziosi, disegnano un quadro preoccupante che merita di essere approfondito dalle autorità competenti per tutelare le finanze pubbliche e il diritto alla salute dei siciliani”.

L’esposto chiede alla Corte dei Conti di avviare un’istruttoria per accertare il danno erariale, sia diretto (maggior costo del dirigente esterno) sia indiretto (conseguenze delle gestioni criticate) ed all’ANAC di esercitare i propri poteri di vigilanza sulla procedura di nomina.

post

Presidente Fondazione Italiana Autismo (FIA). Presidente del gruppo Italia Viva - Il Centro - Renew Europe alla Camera dei Deputati.

Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

I più letti

spot_img

Ultimi Commenti

Fabrizio Micari SU HA FALLITO, PRESIDENTE
Damiano Frittitta SU HA FALLITO, PRESIDENTE
Giandomenico Lo Pizzo SU HA FALLITO, PRESIDENTE