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CONDANNIAMO LA VIOLENZA DI HAMAS. MA IL MASSACRO DI CIVILI E BAMBINI E’ UN ORRORE.

Quello che sta succedendo a Gaza richiede il coinvolgimento e l’impegno di tutti. Non è possibile continuare a voltarsi dall’altra parte o utilizzare parole vuote e prive di contenuti, come ha fatto il ministro degli Esteri ieri in Parlamento. 

Inutile impegnarsi in dispute lessicali, se si tratti o meno di un genocidio. Certamente siamo in presenza di una reazione assolutamente sproporzionata al vile attacco di Hamas del 7 ottobre, con un immane spargimento di sangue innocente.

Nessuno può discutere il diritto di Israele ad esistere come stato ed alla garanzia della sua sicurezza. Nessuna deviazione verso l’antisemitismo, sempre latente, può essere accettata. Nessuno può esimersi dal condannare la violenza di Hamas, perfido tumore cresciuto all’interno della striscia di Gaza.

Ma una reazione che coinvolga indiscriminatamente civili e bambini, che devasti irrimediabilmente un territorio, che punti alla distruzione completa di un popolo, è inaccettabile, è contro i principi elementari della società civile e dell’umanità. Va fermata a tutti i costi.

E allora è giusto prendere posizione, ponendo alcuni punti fermi in linea con quanto proposto per primo da Walter Veltroni:

  • l’immediato rilascio degli ostaggi ancora prigionieri di Hamas;
  • l’immediata cessazione della guerra scatenata dal governo Netanyahu;
  • la condanna senza incertezze di Hamas e della sua anima di violenza e terrorismo;
  • la ripresa delle forniture degli aiuti umanitari;
  • la sospensione delle forniture di armi e tecnologie militari al governo israeliano;
  • il ripudio di ogni antisemitismo, con la riaffermazione del diritto di Israele alla sua sicurezza;
  • al contempo, il riconoscimento dello Stato palestinese e del suo diritto all’esistenza ed all’integrità territoriale, sempre più minacciata dai dilaganti insediamenti dei coloni israeliani sostenuti dal governo Netanyahu.

Le Nazioni Unite, l’Unione Europea sono chiamate ad agire in questo senso. Anche con un impegno diretto sul terreno, come del resto già avvenuto in passato.

In accordo con altre forze politiche riformiste e forze sociali di ispirazione cattolica e riformatrice, Italia Viva ha deciso di promuovere una manifestazione sul tema della pace e della giustizia per Gaza nella giornata di venerdì 6 giugno, presumibilmente su Milano.

La decisione non viene assunta in chiave polemica o ostile alla annunciata manifestazione indetta da Pd, M5S e AVS, ma esprime una nostra soggettività e una nostra idea su un tema così importante e delicato che purtroppo, nonostante le nostre richieste, non ha trovato spazio nella manifestazione del 7 giugno.

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Ingegnere, professore universitario, già rettore dell'Università di Palermo, nonno. E' stato candidato alla carica di governatore della Regione siciliana nel 2017 con la coalizione di centrosinistra.

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