Continua il tour di Italia Viva tra i disastri della sanità targata Schifani e Meloni.
Prima l’ospedale di Castelvetrano: lavori fermi per il nuovo pronto soccorso da tre anni, triage in uno sgabuzzino, spazi angusti, barelle nei corridoi e un piano di complessivo ridimensionamento da parte del governo regionale.
Poi un sit-in all’ospedale di Agrigento, per chiedere che venga garantita la radioterapia ai pazienti oncologici, troppo spesso costretti a interrompere le cure per colpa di un’apparecchiatura ormai obsoleta.
Non è più accettabile che la salute dei siciliani venga sacrificata sull’altare delle poltrone e delle lottizzazioni.
Schifani e Meloni hanno trasformato la sanità in un bancomat per i partiti e in un campo di battaglia tra correnti, mentre i cittadini aspettano mesi per una visita e i pronto soccorso cadono a pezzi.
Continueremo a girare la Sicilia, ospedale dopo ospedale, per smascherare le loro bugie e difendere il diritto alla cura di chi oggi paga sulla propria pelle l’incapacità e l’arroganza del potere.


