La riforma dell’accesso a Medicina, basata sul cosiddetto “semestre aperto” con esami di Fisica, Chimica e Biologia, nasconde incongruenze profonde e rischi logistici che ne minano l’efficacia. Un’analisi a tutto tondo svela un sistema iniquo e irrealizzabile.
Le Incongruenze Strutturali
Valutazione a Tunnel
La graduatoria si basa esclusivamente su tre esami scientifici di area preclinica, ignorando competenze mediche essenziali: empatia, etica, gestione delle relazioni. Si selezionano abili tecnici della memorizzazione, non potenziali medici.
- Disparità Economica Strutturale
La possibilità di ripetere gli esami a dicembre (a pagamento) avvantaggia chi può permettersi tentativi multipli e corsi privati. Un tradimento del principio costituzionale di uguaglianza nell’accesso all’istruzione.
- Il Falso “Semestre”
Lezioni a settembre, esami a novembre: un ciclo di tre mesi chiamato “semestre” è una mistificazione lessicale e un imbroglio sostanziale. Programmi complessi di materie fra di loro assai diverse vengono compressi in dieci settimane, trasformando la formazione in un addestramento al quiz. Gli ammessi a gennaio 2026 affronteranno il secondo semestre senza basi solide, avendo saltato insegnamenti fondamentali.
Rischi di Valutazione Fallace
- Strategia sopra la Conoscenza: Il sistema di penalità (-0.25 per errori) incoraggia a non rispondere se incerti. Il punteggio premia la calcolatrice mentale, non la competenza.
- Caos nelle Correzioni: 210.000 prove (70.000 studenti × 3 esami) con domande a completamento (risposta aperta breve) e crocette vanno corrette in poche settimane. Errori e disparità tra Atenei saranno inevitabili.
- Doppio Registro dei Voti: I decimali contano per la graduatoria (es. 27.75), ma il libretto arrotonda all’unità (28). Una discrepanza che falsa il merito reale.
L’Utopia Logistica
- Numeri da stadio (70.000+ studenti), tempi da corsa.
- Aule Fantasma: Università senza spazi per mega-classi dovranno ricorrere a cinema o streaming, annullando la didattica interattiva.
- Esami-Maratona: 93 domande in 4 ore (3 prove in una mattina) il 20 novembre e 10 dicembre misurano la resistenza allo stress, non la preparazione.
- Correzioni Impossibili: Correggere 210.000 prove in 30 giorni richiede 7.000 fogli al giorno. Un lavoro frettoloso che moltiplicherà errori e ricorsi.
Le Conseguenze Umane
- Selezione Senza Pietà: Solo due tentativi nella vita, poi l’esclusione definitiva. Giovani con vocazione ma difficoltà iniziali saranno scartati.
- Canali di Sfogo Intasati: I “respinti” verranno dirottati su corsi affini (Biotecnologie, Farmacia), dove i posti supplementari sono solo il 20%. Un vicolo cieco per migliaia di studenti.
- Stress da Trincea: La pressione di esami lampo, correzioni bulimiche e scadenze strette (3 giorni per immatricolarsi!) causerà abbandoni e disagi psicologici.
Perché il Sistema Crolla
Questa riforma ripete gli errori del test d’ingresso:
- Premia i privilegiati, piuttosto che i meritevoli.
- Tratta la formazione come una catena di montaggio, con “pacchetti” di nozioni da assemblare in tempi industriali.
- Inganna sul linguaggio: Chiamare “semestre” un trimestre accelerato svela l’ipocrisia progettuale.
- Non prevede alcuna verifica “a posteriori” sulla effettiva capacità degli immatricolati a diventare medici di qualità né alcuna comparazione con i risultati di altre modalità di selezione all’ingresso.
L’Inferno della Selezione Meccanica
La nuova ammissione a Medicina è quel Minosse: trasforma l’Università in un girone dantesco dove numeri e algoritmi sostituiscono la valutazione olistica dell’essere umano. Come Minosse all’ingresso dell’Inferno, giudica senza vedere le persone con un meccanismo che “avvinghia” i destini degli studenti in spire burocratiche, ringhiando numeri invece di ascoltare storie. Finché non capiremo che un medico non è un codice a barre, continueremo a perdere talenti e umanità.
Già professore ordinario di Gastroenterologia dell’Università di Palermo e Direttore dell’UOC di Gastroenterologia del’AOUP “P. Giaccone”
Come sempre capace di lucidissime riflessioni. Grande amarezza per un sistema che fa a sfracellarsi. Purtroppo, sapevamo già da tempo che sarebbe andata così ma nessuno a lamentarsi. Oramai i buoi sono scappati. Difficile che ci sia un ripensamento
Bravissimo professore. Lucidissima analisi di un disastro annunciato