Nel 2017, quando mi sono candidato alla presidenza della Regione siciliana, aprii la campagna elettorale il 15 settembre a piazza Anita Garibaldi, a Brancaccio, presso l’abitazione di Padre Pino Puglisi. E chiusi la campagna il 3 novembre sempre lì, deponendo una corona di fiori sul luogo dell’omicidio.
Perché legalità e trasparenza furono il filo conduttore di quella sfortunata campagna, ma anche perché ero e rimango convinto dell’importanza dell’insegnamento di Padre Pino Puglisi: solo l’educazione, la formazione e la cultura possono sconfiggere la mafia e ogni forma di contaminazione mafiosa.
Padre Puglisi affermava il valore della Scuola, ovunque, a Brancaccio, a Librino, allo ZEN, ma anche in via Libertà, ad Ognina e a Ganzirri. L’esercito di educatori, di maestri elementari, caro anche a Gesualdo Bufalino.
32 anni dopo il suo sacrificio, il messaggio di Padre Pino Puglisi è straordinariamente forte e attuale. Purtroppo, non sempre ascoltato, in una Regione che non riesce ad assicurare asili e tempo pieno…
Ingegnere, professore universitario, già rettore dell'Università di Palermo, nonno. E' stato candidato alla carica di governatore della Regione siciliana nel 2017 con la coalizione di centrosinistra.