BUON FERRAGOSTO A TUTTI!
Ma quest’anno, con ancora più affetto, ai Siciliani e ai Migranti.
Ai siciliani, che, a parte pochissime elite, continuano a (soprav)vivere con grandissime difficoltà, con stipendi (quando ci sono) sempre più esigui in termini reali rispetto ad un costo della vita galoppante e ad una pressione fiscale in continua crescita.
I siciliani, che vedono conculcato persino il loro diritto al mare, tra prezzi esorbitanti per due lettini ed un ombrellone e fazzoletti di spiaggia libera sempre più irraggiungibili, aspettando la (tardiva) circolare dell’assessore di turno.
I siciliani, che leggono interviste in cui il presidente della Regione disegna una Sicilia in cui tutte le emergenze epocali sono state sconfitte, ma continuano a fare i conti con i razionamenti dell’acqua, le campagne desertificate, i cumuli di rifiuti, le strade dissestate, le barelle nei corridoi dei pronto soccorso e le attese infinite per una visita specialistica. Ma avranno il Ponte…
I siciliani, a tutti i livelli sociali, che per ottenere i loro diritti, dal lavoro alla scuola, dalla salute all’assistenza, sono costretti a cercare la mitica raccomandazione, il notabile conoscente, continuando a foraggiare quel circolo vizioso di clientele e di putrida raccolta del consenso che caratterizza la nostra Isola. E non solo…
Ma anche, auguri ai migranti, quelli che riescono ad arrivare in Sicilia, che non muoiono in mare, come accaduto fino a ieri, sono 675 dall’inizio dell’anno nel Mediterraneo centrale!
I migranti, che fuggono dalla fame, dalla violenza, dalla guerra e rimangono vittime di delinquenti senza scrupoli, ma anche di una politica senz’anima che, a parole, voleva combattere i mercanti di uomini lungo tutto il globo terraqueo, ed in realtà rimpatria Almasri ed è dura e determinata solo contro i più deboli.
I migranti, oggetto per anni e anni di campagne ostili, mirate a creare la paura del diverso, ad instillare nella popolazione il terrore che vengano qui a rubarci il lavoro, ad entrare nelle nostre case, ad organizzare attentati, a spacciare droga, a stuprare le nostre donne.
Campagne che hanno reso l’italiano medio, non solo ostile (come è giusto) alla migrazione irregolare, ma anche sospettoso dei “diversi”, per razza, colore, religione, anche se lavorano regolarmente da noi, studiano da noi, pagano le tasse come noi, tifano per il Palermo, come noi.
Serve una rivoluzione culturale e sociale. In Sicilia ed in Italia.
Buon Ferragosto!
Ingegnere, professore universitario, già rettore dell'Università di Palermo, nonno. E' stato candidato alla carica di governatore della Regione siciliana nel 2017 con la coalizione di centrosinistra.
