Un altro attacco ai diritti delle donne.
L’impugnativa da parte del Consiglio dei Ministri della norma passata per miracolo all’ARS che consentiva alla Sanità Siciliana di assumere medici non obiettori, dando finalmente applicazione alla legge nazionale 194 sull’interruzione di gravidanza, lede pesantemente un diritto alle donne siciliane a ricorrere ad una legge strappata con anni di lotta.
Ancora una volta per le donne siciliane ricorrere in sicurezza all’interruzione di gravidanza diventerà una corsa ad ostacoli quasi impossibile grazie a questo Governo nazionale di destra.
Vorrei ricordare a questi nostri governanti che evidentemente non conoscono le realtà regionali e in particolare quella Siciliana, che in Sicilia l’81% dei medici si dichiara obiettore, unica Regione ad avere questa alta percentuale.
Questo nei fatti ha impedito alle donne siciliane di ricorrere in sicurezza e in Ospedali Pubblici all’interruzione di gravidanza, diritto garantito nel resto del paese ma non in Sicilia.
Ancora una volta il Governo nazionale attacca i diritti e le libertà delle donne e continua ad intaccare la libertà e i diritti delle donne che sembravano ormai acquisite da tutte e tutti.
La civiltà e la democrazia di un paese si misura sempre sulla qualità della vita delle donne, sulla libertà di scelta, sulle pari opportunità, sull’autonomia di decidere della propria vita senza pregiudizi e sul pieno rispetto della libertà.
Su questo dovremmo cominciare ad interrogarci, cosa sta succedendo nel nostro Paese? Un’ondata di violenza ci sommerge ogni giorno, le cronache ci svegliano quasi ogni giorno con un drammatico femminicidio, e con il serio problema della denatalità, problema affrontato soltanto con il bonus.
Occorre capire il perché della denatalità, intervenendo alle radici: assenza di lavoro, differenza salariale, assenza di servizi, la cura che continua a ricadere esclusivamente sulle donne, una cultura ancora intrisa di stereotipi che impedisce alle donne di costruire il proprio progetto di vita.
Su questi problemi si dovrebbe intervenire radicalmente con una seria politica di welfare , con interventi strutturali capaci di incidere profondamente nei processi di sviluppo economico, nei processi culturali e nella formazione delle giovani generazioni. Ma purtroppo abbiamo un Governo di destra che va in tutt’altra direzione e ne stiamo pagando le conseguenze.

Valeria AJOVALASIT
Valeria Ajovalasit, antropologa, storica rappresentante di Arcidonna, sostenitrice delle Pari Opportunità, già consulente per le politiche di genere presso il ministero della Famiglia.