A Racalmuto, dopo le nostre pressanti sollecitazioni, sarà finalmente convocato il Consiglio Straordinario per la mancanza d’acqua.
Lo ha preannunciato, nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale del 30 giugno scorso, il Presidente Carmelo Falco, citando la nostra PEC in cui, più di una settimana fa, lo invitavamo a fare intervenire anche i cittadini e non solo i consiglieri comunali, per discutere e trovare le opportune soluzioni per fare fronte alla gravissima crisi idrica, in un paese in cui i turni di distribuzione dell’acqua sono di oltre 20 giorni ed anche oltre un mese.
In un paese in cui le rotture della rete non si contano più, con copiosissime dispersioni d’acqua.
Nell’ultimo Consiglio Comunale ho invitato l’Amministrazione a proporre una variazione di bilancio per riparare le perdite d’acqua, visto che AICA, la società di gestione del servizio idrico integrato, ha demandato i Comuni a fare tali riparazioni.
Dopo un anno di inerzia totale, malgrado la protezione civile stia spendendo più di trecentomila euro, ancora i pozzi comunali di contrada San Bartolomeo e contrada Zaccanello non sono stati allacciati al serbatoio comunale.
Si tratta di un’incapacità davvero vergognosa, mentre la gente, tra mille difficoltà, specie nelle case del centro storico, è costretta a rifornirsi in malo modo, a giorni alterni, con le autobotti ed a carissimo prezzo.
Mentre il sindaco continua a fare pubblicare, da un anno a questa parte, i suoi proclami che sembrano delle Grida Manzoniane. Lettere e cartoline illustrate indirizzate a chi già lo ha inondato di soldi per risolvere il problema, come detto oltre trecentomila euro della protezione civile.
Ma lui, per la sua incapacità, non solo non riesce a fare spendere quei soldi per fare attivare i pozzi, ma dopo un anno di inutili tentativi, continua a spendere un altro mare di soldi in feste e festini, anziché destinarli per riparare le perdite d’acqua ed evitare che i Racalmutesi continuino a soffrire la sete.
Salvatore Petrotto
Salvatore Petrotto, 62 anni, sposato e padre di tre figli, giornalista pubblicista e docente di italiano e storia presso l'Istituto d'Istruzione Superiore Statale 'Enrico Fermi' di Racalmuto.
È stato per 13 anni sindaco di Racalmuto
dove, attualmente, ricopre la carica di consigliere comunale.
Ha iniziato la sua carriera politica tra le fila della Rete.
Dopo lo scioglimento del movimento di Leoluca Orlando è stato tra i fondatori di Italia dei Valori di Antonio Di Pietro.
