C’è un’inchiesta in corso, i processi vanno celebrati nelle sedi competenti e la nostra posizione è e rimane assolutamente garantista.
Ma dal punto di vista politico, c’è un problema che emerge dalle cronache di questi giorni: la gestione personalistica della cosa pubblica esercitata dalla politica alla Regione Siciliana, una distribuzione di fondi sganciata da qualsiasi criterio oggettivo di concreta valutazione delle proposte, che si è evidentemente prestata a logiche opache.
Un sistema che, come la stessa Corte Costituzionale ha sancito in una sentenza, è completamente svincolato da ogni criterio di oggettività e trasparenza.
Un sistema che ho denunciato nei mesi scorsi in tre interrogazioni parlamentari presentate ai ministri di Cultura, Giustizia, Economia e Affari regionali. Nell’ultima, che risale al 12 marzo di quest’anno, ho chiesto di evitare la dispersione di ingenti somme in mille rivoli clientelari, suggerendo invece di utilizzare quei fondi per il ripiano del deficit regionale.
Sono stata buona profeta, ma completamente ignorata, visto che le interrogazioni sono rimaste senza risposta da parte del governo.
Oggi ne comprendo le ragioni: la situazione di Fratelli d’Italia in Sicilia sta diventando insostenibile. Due importanti esponenti come Galvagno e Amata risultano indagati per corruzione. Giorgia Meloni deve battere un colpo, prendere posizione e invitare i suoi a fare il passo indietro necessario a tutelare le istituzioni che essi rappresentano.
Da mesi denuncio la gestione scandalosa dei fondi pubblici in Sicilia, non è un fulmine a ciel sereno e la premier non può continuare a fare finta di nulla.
Dottoranda di ricerca in diritto della navigazione e dei trasporti, avvocato cassazionista, già assessore del Comune di Messina con numerose deleghe tra le quali quella all’ambiente, ai rifiuti, al commercio. Nel 2022 è stata eletta al Senato collegio uninominale di Messina ed Enna, è commissaria della Commissione bicamerale vigilanza Rai, antimafia, insularità e per le questioni regionali. Segue in particolare modo i dossier del Mezzogiorno e della Sicilia ed è componente della Cabina di Regia Nazionale di Italia Viva con delega al PNRR.