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ACCESSO A MEDICINA: DIMINUISCONO GLI STUDENTI, CRESCONO I COSTI

Sono stati resi noti i dati degli iscritti al primo semestre “filtro” per l’accesso ai Corsi di Studio in Medicina, Odontoiatria e Veterinaria. E, contrariamente alle attese, non c’è stato il boom di iscritti che ci si attendeva, anzi i numeri sono inferiori a quelli dei partecipanti ai test fino all’anno scorso.

In tutta Italia gli iscritti a Medicina sono 54313, a Palermo 2081: quale utile termine di paragone gli iscritti ai test negli ultimi anni sono sempre stati superiori alle 60.000 unità, di cui circa 2.500 a Palermo. Ci sarà tempo per interrogarsi sulle cause.

Al di là di tutte le criticità del nuovo sistema, già discusse in altri articoli su questo blog, il DM 454/2025 ha rilevanti conseguenze anche sul fronte dei costi per gli aspiranti medici. 

In precedenza, i costi per i candidati al test di ammissione alla Laurea Magistrale in Medicina nelle Università pubbliche italiane prevedevano una tassa per la partecipazione compresa tra 60 e 100 euro a seconda dell’ateneo.  Il nuovo sistema prevede invece due prove obbligatorie al termine del semestre da 30 euro (totale € 60).  

Superato il test, la tassa universitaria per iscrizione al primo anno era calcolata in base all’ISEE, con un range tra zero e 3.500 euro. Nel nuovo sistema, è previsto un contributo forfettario per il primo semestre, eguale per tutti, di 250 euro. Naturalmente, che è ammesso al secondo semestre, sarà sottoposto alla tassazione universitaria, con importi funzione dell’ISEE e delle scelte del Consiglio di Amministrazione di ciascun Ateneo.

Ne deriva che, con il vecchio sistema, lo studente pagava una quota per partecipare il test, ma poi, avendolo superato, pagava le tasse studentesche in funzione del suo reddito ISEE. 

Con il sistema voluto dalla Ministra Bernini, le spese iniziali sono state uniformate senza tener conto dell’ISEE, e lo studente è costretto a pagare in anticipo più di 300 euro con una probabilità superiore al 50% di non essere ammesso e quindi di non rivederli mai più. Un versamento a fondo perduto, se lo studente non riuscirà ad inserirsi utilmente in graduatoria.

Magari non sarà una cifra tale da giustificare il calo degli iscritti a Medicina con il nuovo sistema, ma, comunque, è un altro dei paradossi di un nuovo modello che, nelle dichiarazioni vuole aiutare gli studenti, ma che invece si sta rivelando fallimentare in tutti i suoi aspetti.

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Già professore ordinario di Gastroenterologia dell’Università di Palermo e Direttore dell’UOC di Gastroenterologia del’AOUP “P. Giaccone”

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