“Ci auguriamo che la successione a Monti all’Autorità Portuale di Palermo sia tecnica e non politica. La politica deve stare lontana da queste scelte che guardano al territorio per farlo crescere. Occorre scegliere il meglio al meglio, e non con le tessere di partito. Ci batteremo perché venga la persona migliore sotto il profilo tecnico e non il raccomandato politico di cui non abbiamo bisogno”.
Lo ha detto, testualmente, il presidente della Regione siciliana Renato Schifani.
Ma, ci domandiamo, è lo stesso Schifani che ha nominato Direttori Generali della Sanità siciliana in assoluto spregio di competenza e professionalità ed esclusivamente sulla base dell’appartenenza partitica? È lo stesso Schifani che da mesi lascia scoperte le direzioni generali delle ASP di Palermo e Trapani in attesa di un accordo tra i partiti della sua rissosa maggioranza? Per non parlare dell’Aeroporto di Palermo, da mesi acefalo in attesa di un accordo politico che tarda ad arrivare e dove il nostro governatore è particolarmente attivo?
O siamo in presenza di un evidente caso di doppia personalità?
Per “fortuna”, a mettere chiarezza, arrivano le dichiarazioni odierne del senatore Nino Germanà, coordinatore siciliano della Lega, il quale afferma a chiare lettere: “la casella di Palermo è in quota Lega”. Altro che politica che deve mantenersi lontana dalle scelte apicali! Aggiunge, spavaldamente, Germanà: “credo che sia giusto che la politica quando sceglie ci metta la faccia invece di nascondersi, come spesso si è fatto, dietro i tecnici. La scelta politica dei presidenti delle autorità va letta come una facoltà che la legge attribuisce alla politica”.
La domanda nasce spontanea: Germanà guida in Sicilia una forza politica che concorre alla maggioranza guidata da Schifani? E soprattutto: come può una Regione essere governata in questo modo?
Come può essere governata da un insieme di forze politiche divise e fameliche, perennemente in guerra per le migliori posizioni di potere, guidato da un presidente debole che pubblicamente dice una cosa, e dietro le quinte è costantemente alla ricerca di un sempre più fragile compromesso?
Ingegnere, professore universitario, già rettore dell'Università di Palermo, nonno. E' stato candidato alla carica di governatore della Regione siciliana nel 2017 con la coalizione di centrosinistra.