Da Cannes alla Fondazione Federico II. Da Agrigento Capitale della Cultura alle mille sagre e rally. Ogni forma si manifestazione artistica e culturale in Sicilia diventa occasione di gestione clientelare di soldi pubblici. E non è un caso che, governo regionale dopo governo regionale, gli assessorati al Turismo ed ai Beni Culturali restano saldamente nelle mani di Fratelli d’Italia.
Di seguito il documento preparato dal Centro Studi di Italia Viva Sicilia, particolarmente incentrato su quello che sta succedendo ad Agrigento: un budget milionario, nettamente superiore a quello dello scorso anno a Pesaro, esclusivamente basato su fondi pubblici senza alcun coinvolgimento di fondi privati. Un programma completamente alterato rispetto a quello originario, in cui la dimensione culturale diffusa e finalizzata alla valorizzazione del territorio è stata sostituita dalla costosissima organizzazione di concerti monstre. E per finire, un fallimento annunciato in termini di immagine e soprattutto di ritorno turistico.
Buona lettura!
Caterina Greco, archeologa.
Ha diretto il Museo Salinas di Palermo, il Parco di Selinunte, il Centro Regionale del Catalogo, la Soprintendenza ai beni culturali e ambientali di Agrigento. Ha operato anche nello Stato come Soprintendente Archeologo della Calabria e della Basilicata.