Il “trombone” colpisce ancora.
Parliamo del Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. La nuova puntata del “Marchese del Grillo de noantri” si svolge nella sala “Prima Vista” dell’aeroporto di Palermo, appena inaugurata.
Arriva il governatore, accompagnato dalla capo scalo Susy Micciché, che chiede per lui un cornetto vuoto. Già qui: serve un’accompagnatrice per chiedere un cornetto che, però, non si trova tra i vassoi del cibo fresco fornito da una ditta esterna.
A quel punto, il presidente ripiega su un pacco di fette biscottate e un caffè — sempre richiesti dalla capo scalo, come riporta la Repubblica.
Dopo averle consumate chiede dove può gettare la carta. Si guarda intorno: i cestini non ci sono.
Non sa, il trombone, che non possono esserci per motivi di sicurezza, come in tutte le sale Vip degli aeroporti. Anziché mandarlo a quel paese, gli addetti della sala, servizievoli, tentano di spiegare. Ma Schifani va su tutte le furie.
No, il presidente non va in giro per l’aeroporto a verificare cosa non funziona per i passeggeri: avrebbe scoperto che i bagni sono sporchi, che gli asciugamani elettrici sono guasti, che i pullman per l’imbarco sono senza aria condizionata, che c’è chi aspetta seduto per terra perché non ci sono abbastanza sedie.
A lui interessa solo controllare ciò che riguarda sé stesso: se l’area Vip è funzionale, se i cornetti che consuma a sbafo sono freschi, farciti o vuoti.
Del resto non gli importa nulla.
Ma non è finita. Il trombone continua la sua azione da supereroe: si attacca al cellulare, chiama qualche leccaculo tra i direttori generali nominati — o magari direttamente la solerte assessora alla Sanità — e chiede un intervento immediato.
In pochi minuti, sette — sì, sette — ispettori si precipitano all’aeroporto.
Anche qui: se un qualunque cittadino avesse chiamato il 118 per un’emergenza sanitaria, l’ambulanza sarebbe arrivata sicuramente dopo i sette ispettori mobilitati dal presidente per contestare la farcitura dei cornetti o l’assenza dei cestini.
Gli increduli ospiti della sala esclusiva vedono piombare all’improvviso questa squadra speciale che inizia a interrogare tutti. Alla fine, riporta la Repubblica, secondo quanto confermato da fonti sindacali e non smentito dall’azienda, i funzionari contestano alla Aviapartner solo una carenza formale: la mancanza della Scia (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), una semplice comunicazione che si può regolarizzare in poche ore.
Nessuna irregolarità su cibo o servizi, cestini compresi.
Ma gli ispettori, fino alla presentazione della Scia, sospendono la somministrazione di prodotti freschi.
Dalla società, nessun commento ufficiale, anche se si prevede di risolvere tutto già nella giornata di oggi.
Riuscirà il nostro “trombone” a sconfiggere il nemico?
Il resto alla prossima puntata.
Presidente Fondazione Italiana Autismo (FIA). Presidente del gruppo Italia Viva - Il Centro - Renew Europe alla Camera dei Deputati.