Chiamiamola Operazione Verità.
Tre giorni dopo il nostro Convegno “Sanità Disastro. E Schifani dorme…” ed il giorno dopo la manifestazione di protesta del M5S in Piazza Bologni a Palermo, il coordinamento regionale di Forza Italia Sicilia ha ritenuto di intervenire, con una difesa a spada tratta del presidente Schifani. Peccato che quanto dichiarato, con la consueta grande sicumera ed il solito tentativo mistificatorio, sia del tutto al di fuori della realtà.
Urge, appunto una Operazione Verità.
FORZA ITALIA: “Il governo Schifani ha rimesso in moto 1,5 miliardi di eurobloccati da anni: il polo pediatrico di Palermo, dopo un decennio di stasi (governi Musumeci-Razza e Schifani, ndr.), è vicino all’aggiudicazione, l’onco-ematologico del “Cervello” è in gara; seguiranno il nuovo policlinico di Palermo, l’Ircss Bonino-Pulejo e il nuovo ospedale di Siracusa. Intanto, in tutta l’isola sono stati aperti nuovi pronto soccorso e reparti di terapia intensiva e sub-intensiva”.
Non è così. Come riportato nel documento preparato dal nostro Centro Studi e presentato in occasione del Convegno del 13 giugno, lo stato di avanzamento REALE è il seguente:
- Polo Pediatrico di Palermo: ad aprile è stata bandita la gara d’appalto per la progettazione (altro che aggiudicazione…)
- Polo Onco-ematologico Palermo Nord (Villa Sofia-Cervello): il progetto è ancora in fase di definizione (altro che gara…)
- Nuovo Policlinico di Palermo: va ancora individuata l’area e chiarita la compatibilità urbanistica. Del resto, la delibera della Giunta regionale prevede almeno venti anni per la realizzazione.
Quanto ai reparti di terapia intensiva, non si può non richiamare la querelle sollevata dal celeberrimo rapporto della sezione di Controllo della Corte dei conti sulla gestione delle risorse del settore sanitario destinate, durante l’emergenza epidemiologica, al rafforzamento dell’area delle terapie dell’emergenza.
Una questione che ha portato alla piccata risposta del presidente Schifani e alla guerra aperta tra le due Istituzioni. Nonostante la battaglia sui numeri, anche la Regione ha dovuto ammettere un ritardo nella realizzazione dei posti letto di terapia intensiva e sub intensiva, anche se localizzata in soli tre ospedali: parliamo comunque di più di 100 posti letto, circostanza gravissima in un settore così importante.
FORZA ITALIA: “La Regione ha quintuplicato i fondi per la digitalizzazione, e sta realizzando, nei tempi ministeriali, case e ospedali di comunità. È stata riattivata la cardiochirurgia pediatrica al Civico e mantenuta quella di Taormina. Gli obiettivi, dunque, sono chiari e i risultati concreti. Ne è prova l’impegno sulle liste d’attesa: i 90 milioni già investiti da Schifani non bastano ancora a colmare il deficit ereditato, ma indicano una direzione precisa”.
Come si può parlare di rispetto dei tempi ministeriali quando, delle 146 Case di Comunità e 39 Ospedali di Comunità previsti dal PNRR, ad oggi, secondo il monitoraggio Agenas di maggio, sono stati completate solo due Case di Comunità ed un Ospedale di Comunità?
E c’è da domandarsi a cosa sono serviti i 90 milioni investiti da Schifani sulle liste d’attesa, quando l’Assessore Faraoni un paio di giorni fa ha testualmente dichiarato che permangono circa 200.000 prestazioni ancora non evase? Attenzione: parliamo di un dato oggettivo, citato dall’Assessore, non solo della drammatica sensazione che vive qualunque cittadino che ha la sventura di approcciarsi ad un Pronto Soccorso.
E, da ultimo, ma non meno importante:
FORZA ITALIA: negli ultimi due anni la Sicilia ha chiuso in pareggio e nel 2024 è tra le poche Regioni in attivo, al pari dell’Emilia-Romagna.
Bravi, e allora perché la Sicilia continua ad essere tristemente relegata in Piano di Rientro (ininterrottamente dal 2007, abbiamo raggiunto la maturità…), con le ben note conseguenti limitazioni in termini di spesa, assunzioni e quant’altro?
Questi sono dati di fatto. Questa è la verità. Il resto è il solito, squallido, tentativo di mistificazione.
Ingegnere, professore universitario, già rettore dell'Università di Palermo, nonno. E' stato candidato alla carica di governatore della Regione siciliana nel 2017 con la coalizione di centrosinistra.