Quale futuro per Racalmuto?
Al di là delle questioni relative alla gestione dei servizi pubblici locali, nel corso della seduta del Consiglio Comunale del 15 maggio ho avanzato delle proposte concrete per rilanciare lo sviluppo economico ed occupazionale di Racalmuto, un paese che ha bisogno di ripartire, puntando sull’agricoltura di qualità, sulle risorse del sottosuolo, a partire dai giacimenti di sali potassici per produrre fertilizzanti, ma puntando anche sul riutilizzo e riuso dei rifiuti e sulle nuove tecnologie, nonché creando le condizioni per rendere attrattiva e per valorizzare la propria area industriale, per troppo tempo abbandonata a sé stessa.
All’ordine del giorno c’era l’approvazione del bilancio, votato dalla maggioranza. Insieme con gli altri tre consiglieri di minoranza ci siamo astenuti, ritenendolo del tutto carente sotto diversi profili.
Potrete apprezzare, grazie ad alcune riflessioni rassegnate all’amministrazione comunale, quale deve essere il ruolo del Consiglio, in termini di programmazione e di vero ed autentico rilancio socio-economico di Racalmuto, finora alle prese solo con attività asfittiche e di piccolo cabotaggio.
Urge incentivare le attività economico-produttive per scongiurare l’esodo di massa che stiamo registrando. Negli ultimi 15 anni la popolazione è passata da 10 mila abitanti a poco più di 7 mila e 500.
Andando avanti di questo passo, se non si inverte questa desolante e disastrosa tendenza, Racalmuto fra qualche decennio rischia di scomparire.

Salvatore Petrotto
Salvatore Petrotto, 62 anni, sposato e padre di tre figli, giornalista pubblicista e docente di italiano e storia presso l'Istituto d'Istruzione Superiore Statale 'Enrico Fermi' di Racalmuto.
È stato per 13 anni sindaco di Racalmuto
dove, attualmente, ricopre la carica di consigliere comunale.
Ha iniziato la sua carriera politica tra le fila della Rete.
Dopo lo scioglimento del movimento di Leoluca Orlando è stato tra i fondatori di Italia dei Valori di Antonio Di Pietro.