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INTELLIGENZA ARTIFICIALE, LA REGIONE CI PENSI CON LA DOVUTA INTELLIGENZA

Ho chiesto a Chat Gpt: che incidenza avrà l’Intelligenza artificiale sull’attività amministrativa della regione siciliana? 

Ha risposto: l’impatto dipenderà da diversi fattori specifici, tra cui la volontà politica, la strategia di implementazione e il contesto socioeconomico locale. La Regione potrebbe utilizzare l’I.A. per automatizzare attività ripetitive, come la gestione delle pratiche amministrative (es. permessi, contributi, gare d’appalto), l’elaborazione di dati finanziari o contabili e le comunicazioni standard con i cittadini. Il tutto con una riduzione di personale, soprattutto per i ruoli legati a compiti che non richiedono decisioni complesse o interazione umana. 

La Regione Siciliana, ha aggiunto Chat Gpt, ha peculiarità che potrebbero influenzare l’impatto dell’IA:digitalizzazione arretrata, burocrazia complessa e articolata, dipendenza da personale pubblico perché in Sicilia la PA è una fonte di occupazione importante. E ha tracciato 3 diversi scenari possibili:

  • riduzione moderata del personale attraverso politiche di riqualificazione, per cui alcune posizioni amministrative di basso livello potrebbero essere eliminate:
  • trasformazione e redistribuzione attraverso una riorganizzazione del personale su ruoli che richiedono competenze tecnologiche o mirati su settori chiave per lo sviluppo;
  • mantenimento dello Status quo, data la complessità burocratica e il ruolo della PA come pilastro occupazionale in Sicilia, ovviamente perdendo il treno dello sviluppo. 

Mi chiedo: ma alla Regione, i processi di digitalizzazione vanno avanti o siamo fermi ancora a Sicilia Digitale?  È stata ripensata la formazione del personale, così numeroso nei livelli più bassi? Ci saranno ancora le assunzioni massificate per soddisfare clientele e pressioni diverse, dimenticando che lo sviluppo passa da nuove strade? Il Governo regionale è fermo al mantenimento delle fotocopiatrici senza pensare che il futuro è già arrivato?

Ricordo a me stesso cosa è accaduto in poco tempo, ad esempio, nelle banche o nella informazione. Banalmente basta contare gli sportelli e le edicole chiuse.

Non arrivo a desiderare che la Regione siciliana pensi ai futuri scenari dell’utopia immersiva ipotizzata da alcuni sociologi, che immaginano l’uomo del 2050 inserito in una community senza vincoli geografici o di confini, ma molto spostato sull’individualismo, che avrà risolto i problemi più importanti e godrà di una relativa stabilità globale. Ma spero almeno, anche se stento a crederlo, che l’attuale Governo regionale comprenda la velocità del cambiamento, in cui la tecnologia sarà l’elemento abilitante.   

Lorenzo Leone
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Per lungo tempo componente dell'ufficio ispettivo della Regione siciliana, per il controllo nei comuni. Interessato ai processi di monitoraggio controllo e innovazione, è stato più volte consulente della P. A. nel settore della valutazione delle risorse umane, delle autonomie locali e della scuola.

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