Qualità nel servizio pubblico è anche efficacia nel relazionarsi con gli utenti. Soprattutto nella Sanità.
Alla ASP di Palermo, gli Uffici per le Relazioni con il Pubblico sono quasi scomparsi.
Nel 1996 esistevano in tutti i 14 distretti della Città ed anche presso gli Ospedali Ingrassia e Cimino di Termini Imerese. Oggi sono spariti nei distretti e vi è soltanto l’Unità Operativa in via Cusmano, con la quale è difficile, se non impossibile, mettersi in contatto.
Gli unici rimasti sono a Bagheria, Corleone, Carini e Petralia, raggiungibili attraverso un solo numero telefonico.
Inutile evidenziare quanto grande sia il territorio coperto dall’ASP e quanto fondamentali fossero gli URP, che aiutavano il cittadino fornendo informazioni sull’accessibilità dei servizi sanitari, ma anche consentivano di segnalare carenze e disservizi. Con la loro scomparsa si è creato un grosso problema, venendo meno al dettato del DL165 del 2001.
Peraltro, non dimentichiamo che in questo modo l’ASP non può rilevare il grado di soddisfazione e la qualità del servizio, in quanto la misura viene proprio dal fruitore dei servizi sanitari. E’ quindi legittimo il dubbio: come fa l’ASP a rilevare i dati che vengono forniti agli uffici competenti?

Mariapia Mannino
Pedagogista, già dirigente responsabile UO Formazione ed UO Comunicazione e Privacy ASL6 di Palermo. Ha conseguito il titolo di comunicatore pubblico presso l'Università Bocconi. E' stata responsabile per le Politiche di Genere presso la Segreteria Nazionale Confederale della UIL e designata a livello internazionale per la Commissione ONU sulla condizione femminile nel mondo fino al 2016. Tra il 2014 ed il 2018 è stata vice presidente del Comitato nazionale per l'attuazione dei principi di parità di trattamento ed uguaglianza tra lavoratrici e lavoratori presso il Ministero del Lavoro.