Pensavo di aver sentito tutto nella vita, dopo aver ascoltato la Meloni ad Assisi associare la figura di San Francesco a Donald Trump, in quanto entrambi apostoli di pace, ma anche Tajani a “Porta a Porta” dire che il diritto internazionale, sì, è importante, ma fino ad un certo punto.
Pensavo di essere pronto ad ascoltare tutto, anche di poter accettare tutto.
Ma il matrimonio, valido a Roma, non a Palermo, Lega-DC è oltre, è quanto di più strumentale, paradossale ed innaturale si possa immaginare.
Strumentale, perché vale solo alle elezioni nazionali, per consentire a Cuffaro di approdare in Parlamento portando alla Lega i suoi consensi siciliani, ma non alle regionali, dove conviene a entrambi tenere le liste separate per puntare ad un maggior numero di seggi.
Innaturale, perché mette insieme i “principi” della Lega, dalla sacra ampolla con le acque del Dio Po al culto della Secessione, appena smorzata nell’Autonomia, dall’Europa matrigna alla caccia ai migranti, da Roma Ladrona a Forza Etna, con il Messaggio di Don Sturzo: europeismo, solidarietà sociale, accoglienza, inclusione, difesa dei più deboli.
Paradossale, perché è davvero surreale pensare insieme il moderatismo eletto a sistema, il “volemose bene” di Totò “vasa-vasa” Cuffaro e dei suoi con la Decima MAS di Vannacci e l’arroganza prepotente di Salvini, pur mitigato dal pacifismo filo-russo.
Una forzatura storica e politica per mascherare una mera operazione di occupazione del potere. Nello stile della destra peggiore. Già la Lega siciliana era un ossimoro. L’alleanza Lega-DC un ossimoro al cubo!
Ingegnere, professore universitario, già rettore dell'Università di Palermo, nonno. E' stato candidato alla carica di governatore della Regione siciliana nel 2017 con la coalizione di centrosinistra.


